Canottaggio

  • canoa sull'Arno con vista su Ponte Vecchio

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CANOTTAGGIO:UNA DISCIPLINA PER IL CORPO E PER LA MENTE


Il canottaggio è uno sport acquatico individuale o di gruppo che viene praticato su una specifica imbarcazione. 
Vanta una lunga tradizione alle spalle che lo rende ancora oggi una disciplina di tutto rispetto.
Le origini si perdono nella notte dei tempi: le prime testimonianze sono state rinvenute nelle tombe dei Faraoni, dove alcune pitture riproducevano antiche scene di canottaggio. Venendo a tempi più recenti arriviamo al 1715, quando venne organizzata la prima regata sul Tamigi, in onore dell’incoronazione del re Giorgio I. Questo evento viene celebrato ancora oggi.
Inizialmente, le barche utilizzate erano molto pesanti e avevano il seggiolino fisso. Solo nel 1857 quest’ultimo venne sostituito con un modello scorrevole in cui anche le gambe intervengono nella vogata. Questo agevolò di molto i movimenti e la velocità stessa.
Il primo Campionato del Mondo fu organizzato invece nel 1893 e fino al 1954 era destinato solo agli uomini. Poi con l’avvento delle moderne Olimpiadi, il canottaggio entrò subito a pieno titolo nel novero delle discipline sportive. 

Il ciclo di voga

Tecnicamente, il ciclo di voga è basato su quattro tempi:

1. entrata in acqua: le gambe sono piegate mentre le braccia sono ben distese, con il corpo leggermente proteso in avanti. La barca tocca il punto di maggiore instabilità. I remi entrano in acqua quando le gambe toccano la massima compressione. Questo favorisce la spinta iniziale della barca sfruttando proprio la contrazione muscolare.
2. passata: a questo punto, le gambe si possono distendere, mentre il resto del corpo mantiene la posizione. Qui avviene la spinta di gambe e dunque l’accelerazione della palata. Si riporta il busto alla posizione naturale (retroposizionamento) e poi si chiudono le braccia.
3. finale: si abbassano i pugni per far uscire le pale dall’acqua, mantenendo il tronco all’indietro. 

4. ripresa: ci si prepara di nuovo per la palata successiva per evitare che si verifichi un calo di velocità.
Tutti questi movimenti, che qui abbiamo solo accennato, ma che sono in realtà molto più complessi, portano il vogatore a muoversi in maniera intermittente in avanti e all’indietro. Ogni singolo passaggio deve comunque avvenire 
in maniera fluida e delicata, evitando scatti bruschi e discontinuità.

Questo avviene considerando il ciclo intero come una combinazione di forze positive e forze negative. 
Le forze positive si producono quando il remo entra in acqua e corrispondono quindi alla fase di velocità e movimento. 
Le forze negative invece nascono durante la fase di ripresa e possono quindi rallentare la barca.

Affinché l’intero ciclo di voga avvenga senza intoppi, è bene quindi contrastare le forze negative. 
Questo si ottiene con una fase di ripresa omogenea e un’entrata rapida della pala in acqua, pronta per il ciclo successivo.

I benefici del canottaggio

Il canottaggio apporta molti benefici al corpo e alla mente: allena tutti i gruppi muscolari, migliora la resistenza e libera dall’ansia. È infatti considerato uno degli sport più completi, perché mobilita tutti i muscoli. Basta osservare i vogatori in azione: spalle, gambe, schiena, addome, muscoli lombari sono sollecitati a spingere, equilibrare e governare la barca: il 90% dei muscoli lavora. Inoltre, i movimenti specifici favoriscono la flessibilità muscolare, l’agilità e la coordinazione.
Tale sport viene suggerito soprattutto ai ragazzi, sebbene sia un’attività accessibile a tutti, perché è una disciplina graduale e dolce. I movimenti sono praticati senza urti e quindi senza rischio di traumi articolari e l’apprendimento è progressivo, l’intensità si regola e si adatta alle proprie capacità.

Contrasta l’accumulo di peso aiutando a smaltire le calorie in eccesso (considerate che ogni ora si 
bruciano fino a 800 calorie in un’ora di voga sostenuta). Di conseguenza, rende più tonico, rassodato e affina la silhouette.

Inoltre, tiene a bada diabete e colesterolo. Aiuta anche a migliorare la respirazione, abbassa la pressione sanguigna e favorisce una buona ossigenazione dei tessuti. Essendo uno sport all’aria aperta e a contatto con l’acqua, non bisogna trascurare i benefici a livello dell’umore. 
Molti praticanti apprezzano anche l’effetto calmante del contatto con l’acqua, un elemento benefico a livello psicologico perché migliora lo stress e l’ansia.
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